IL PARCO DI SAN FLORIANO

L’idea di istituire un parco naturale sul Colle di San Floriano e dei Mori in Polcenigo (Pordenone), nacque nel 1972, per concorso di cause fortuite, allorché la fondazione “Luigi Bazzi e madre Ida da Polcenigo“, proprietaria dei poderi siti sul colle, in accordo con l’Amministrazione Provinciale di Pordenone, decise di trasformarli in “Parco naturale sotto forma di riserva guidata, sia per la flora che per la fauna locali, munito delle opportune infrastrutture e reso accessibile a quanti, per diporto o motivi di studio, intendono accedervi”. Il Colle di San Floriano, pur essendo all’epoca l‘area più degradata da un punto di vista ambientale di tutta la zona, assumeva un ruolo fondamentale per avviare una corretta azione di progettazione e recupero che all’epoca il Piano Urbanistico Regionale perseguiva.
La convenzione fra la fondazione Bazzi e l’Amministrazione Provinciale di Pordenone, che si assunse l’intero onere della gestione, fu firmata il 09 gennaio 1976. l lavori di ripulitura e di prima sistemazione terminarono nel 1979 e l’apertura ufficiale al pubblico avvenne nel novembre 1980, quando ormai il parco aveva una sua precisa fisionomia: prati ben curati e falciati, siepi, bosco ben curato e ripulito delle specie arboree estranee all’ambiente. l rustici,  opportunamente ristrutturati, furono adibiti ad alloggio per l’operaio-custode, a
foresteria per gruppi che vogliano programmare giornate di studio attinenti alle finalità del parco.

Nella primavera del 1991, si svolse un importante Convegno della “Federazione italiana Parchi minori” ed il Parco di San Floriano venne denominato dal qualificato consesso “Parco rurale”, fino a giungere al 9 Settembre 1998, data in cui la Federazione Europea EUROPARC, riconosce al “Parco rurale di San
Floriano” il diritto ad essere membro della prestigiosa famiglia di oltre 300 Parchi in Europa ed unico parco rurale in Italia.
Oggi, il Parco non è più gestito dall’Amministrazione Provinciale e la Fondazione Bazzi ha deciso di darlo in gestione alla Cooperativa Controvento.

Il parco è sempre visitabile a piedi , con la bicicletta o a piedi nudi: all’interno si snoda un sentiero lungo circa 900 m da percorrere con superfici vegetali e minerali si alternano a divertenti giochi d’ equilibrio.

All’interno del parco è possibile avere due punti di ristoro dove scoprirete le produzioni del parco e del territorio. I diversi luoghi sono pensati per rispondere a più esigenze: dallo spuntino all’aperitivo, dal pranzo in famiglia alla cena di lavoro o fra amici: la “Taverna della lana” e l’osteria” La luna e i falò”. Inoltre famiglie e gruppi possono anche pernottare.